European Accessibility Act

Accessibility Act: l’accessibilità diventerà obbligatoria entro il 2023

Accessibilità web per Privati e Pubblica Amministrazione

Dal 2020 in avanti, le pubbliche amministrazioni sono tenute per legge a rendere pubblici gli obiettivi di accessibilità dei propri siti web e a rinnovarli annualmente. A partire dal 2025, questa responsabilità si estenderà anche alle grandi imprese e organizzazioni, secondo quanto stabilito dall'European Accessibility Act. Questa normativa europea impone che nessun prodotto o servizio non accessibile possa essere commercializzato nel mercato europeo.

Entro il 2022, l'Italia dovrà recepire integralmente questa direttiva, delineando le specifiche regole per i vari settori. Tutti i siti web, le applicazioni e i prodotti informatici dovranno adeguarsi alle disposizioni di accessibilità, che diventeranno obbligatorie entro il 2025.

Una modifica del decreto legge "Semplificazioni", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 17 luglio 2020, ha esteso le norme italiane sull'accessibilità ICT alle grandi imprese, anticipando così le direttive comunitarie che l'Italia dovrà adottare entro il 2022.

L'Italia si distingue in Europa per la sua legislazione avanzata che garantisce alle persone con disabilità il diritto di accedere ai servizi web e alle app delle pubbliche amministrazioni. Inoltre, per quanto riguarda i dipendenti con disabilità, devono essere fornite postazioni di lavoro adatte alle loro esigenze specifiche. Le pubbliche amministrazioni devono conformarsi ai requisiti di accessibilità stabiliti dalle linee guida dell'AGID per gli acquisti di prodotti ICT; contratti che non rispettano queste linee guida sono considerati nulli.

Nonostante l'attenzione spesso si concentri sulle pubbliche amministrazioni, la legge 67/2006 continua ad essere in vigore, imponendo la rimozione di discriminazioni verso le persone con disabilità, anche nel settore privato, con la previsione di un risarcimento del danno.

L'European Accessibility Act, approvato nel 2019 e in vigore dal giugno 2025, è una direttiva fondamentale che coinvolge le aziende e le organizzazioni, compresi settori come trasporti, media, e-commerce e finanza. L'Italia dovrà recepire questa direttiva entro il 2022, altrimenti nessun prodotto o servizio non accessibile potrà essere commercializzato nell'Unione Europea.

Le norme sull'accessibilità digitale si estendono anche ai grandi operatori non appartenenti alle pubbliche amministrazioni, con fatturati superiori a cinquecento milioni di euro negli ultimi tre anni. Anche i loro acquisti di prodotti ICT devono rispettare i requisiti di accessibilità, diventando obbligatori entro il 2025.

Dichiarazione accessibilità per i grandi operatori

Tutte le aziende con un fatturato medio superiore a 500 milioni di euro devono pubblicare una dichiarazione di accessibilità sul proprio sito web, seguendo le linee guida dell'AGID. Questa dichiarazione deve essere aggiornata annualmente e deve includere informazioni sul livello di conformità del sito o dell'app, eventuali deroghe e le modalità per segnalare problemi di accessibilità.

https://www.agid.gov.it/it/design-servizi/accessibilita/linee-guida-accessibilita-privati

Per chi non si adegua: sanzioni economiche

Chi non rispetta le normative sull'accessibilità potrebbe essere soggetto a sanzioni fino al 5 percento del proprio fatturato, se non si mette in regola entro i tempi stabiliti.

Sebbene gli adempimenti previsti riguardino tutte le grandi aziende, le micro-imprese non sono ancora soggette a tali obblighi entro il 2025.

Fonti: Testo completo della direttiva europea Accessibility Act (versione in italiano)

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